Dedicato alla memoria di Yoshinobu Nishizaki


Le Curiosità Della Serie III. Parte 3














L’Episodio 12 è forse il più ridotto di tutta la storia di Yamato in America.
Come tutti sapete, gli episodi che vanno dal n 1 al 52, quelli cioè che racchiudono le prime 2 serie e che fanno parte del pacchetto Star Blazers confezionato negli States nel 1979, erano stati  tutti ridotti di circa 2 minuti (stessa sorte era  toccata a Macross e ai Gatchaman..ma a loro era andata molto peggio..)   
Qui, però, si battono tutti i record. 
Il totale del tempo eliminato dalla versione tv è di 6 minuti a cominciare dalla sintesi degli episodi precedenti alle fasi che racchiudono la decisione del governo federale terreste di dare il via al piano di evacuazione dalla Terra.
Nella versione Usa, l’episodio inizia con l’arrivo dell’Argo nel sistema solare di Berth.
L’astronave si trova a circa 1500 anni luce dalla Terra.
Fino a questo momento, l'Argo ha esplorato tutti i pianeti potenzialmente abitabili situati tra Alpha Centauri, Barnard, Ross 154 e la turbolenta stella Cygni 61, la stella binaria visibile nella costellazione del Cigno e distante circa 11,36 anni luce, che la rende una delle stelle più vicine alla Terra.
nota curiosa. Nel corso del XX secolo diversi astronomi hanno annunciato, a seguito di misurazioni astrometriche del sistema, di aver scoperto la presenza di uno o più pianeti in orbita attorno alle due componenti. Le recenti misurazioni ad alta precisione hanno però escluso questa possibilità.
Un ipotetico pianeta di tipo terrestre, (quello cercato dai Guerrieri delle stelle) dovrebbe trovarsi a sole 0,30 UA (44,9 milioni di km) dalla componente A e ad appena 0,20 UA (29,9 milioni di km) dalla componente B; a queste distanze, pari rispettivamente ai tre quarti e alla metà della distanza che separa Mercurio dal Sole. Se la produzione di Yamato già allora sapeva che in quell'area di pianeti simili alla Terra non ce n’era nemmeno 1, perché hanno deciso di mandarli ad esplorare proprio quel settore?

Riprendiamo…
Nell'edizione italiana l’Argo si prepara a penetrare nella nebulosa di Band (che in realtà non esiste..) e ad inviare il Cosmo Delta in missione di esplorazione, quando improvvisamente viene attaccata da alcune navi non identificate. E qui sorgono le prime curiosità:
1) Se la nebulosa di band non esiste, dove si trova attualmente l’Argo? Presto detto: l’astronave ora sta facendo rotta verso il sistema stellare Vazyood come riportato dalle didascalie presenti nell'episodio.
Il fatto curioso è che nemmeno questo sistema solare esiste veramente!
2) Come mai il radar di bordo non ha rilevato l’arrivo delle navi sconosciute permettendo loro di avvicinarsi così tanto all'Argo?
3) L’attacco sembra non convincere Wildstar che impedisce a Dash di far fuoco o di inviare le Tigri Nere in difesa della nave. Beh! tanto di cappello al comandante dell’Argo: davvero un ottimo intuito. Tutta la scena comunque non ha senso, ma evidentemente non si è trovato un modo migliore per far incontrare il comandante Lebarus e l’equipaggio dell’Argo. Il tutto è stato poi risolto molto alla spicciola.
4) Nella versione americana, il comandante Lebarus, l’ufficiale comandante della difesa della Stella di Berth che “invita” l’equipaggio dell’Argo sul pianeta del capitano Ram, è rinominato Justin (molto alieno come nome..) o Rebarus nella versione giapponese.
5) Scesi sul pianeta, Nova, Alex, IQ9 iniziano la raccolta di piccoli arbusti, che nell'edizione italiana sono chiamati: erbe alimentari.
6) almeno per una volta, gli americani non hanno avuto paura di osare e hanno chiamato il campo di lavoro in cui rinchiusi dei prigionieri con il suo vero nome: campo di concentramento. 
Sarà Conan Wayne il primo a considerare l’ipotesi che Berth non sia altro che un pianeta prigione o come dirà in seguito Mark Venture: “una colonia penale”.
7) Wildstar e soci incontrano il governatore Generale Borose nel suo palazzo e qui, alla festa data in loro onore, apprendono dell’esistenza della Federazione di Polar. (una evidente controparte galattica dell’Unione Sovietica sulla Terra) Borose, presenta ai terrestri la Federazione di Polar identificandola come un immenso impero interstellare che occupa un vasto settore della galassia, un regno lontano da Berth circa 35 mila anni luce.

9) nella versione originale, Borose annuncia che presto i confini della Federazione si espanderanno anche all'interno della Via Lattea e dichiara che un giorno la Terra sarà assorbita da quest’impero.
Stranamente nell'edizione italiana il governatore di Berth non è poi così esplicito con i terrestri, poiché non fa accenno alle mire espansionistiche di Polar nella Via Lattea, ma si limita a dare il benvenuto all'equipaggio augurandosi di stringere presto una solida amicizia con la Terra.
10) Alex e Wayne, intanto, si avvicinano ai campi di prigionia nella speranza di poter parlare con qualcuno dei forzati. 
Mentre attendono il momento più propizio, ecco che sotto agli occhi dei due ufficiali, avviene una cosa insolita: ognuno dei prigionieri  porta con sè un proiettore olografico in grado di visualizzare nel cielo l’immagine di una donna. I forzati, inginocchiati, privati della dignità e distrutti dal lavoro estenuante, invocano la “Regina Gardiana del Pianeta Shalbart” o “Regina Meridia del Pianeta Sherpard” nella versione italiana, affinché li aiuti e li salvi dalle sofferenze della schiavitù.
nota. Molto probabilmente tutta quella povera gente era stata deportata su Berth proprio a causa della loro appartenenza al credo di Meridia e delle leggende che si narrano sul pianeta Sherpard e qui sorge spontanea un'altra domanda: come è possibile che le guardie di Polar permettano a questi prigionieri di girare liberi con un simile dispositivo addosso? Sebbene inoffensivo, questo è comunque un aperto affronto alla Federazione che li ha imprigionati. E' mai possibile che nessuno delle autorità di Borose si fosse mai accorto della presenza di tali strumenti?
Improvvisamente all'interno del campo di concentramento si scatena una violenta sommossa e i prigionieri fuggono dal campo e approfittando della presenza dell'Argo su Berth, cercano di raggiungerla e obbligare l'equipaggio ad aiutarli a fuggire dal pianeta prigione.
Come farà Wildstar a risolvere questo pasticcio?
Restano solo 228 giorni alla catastrofe!








Fortunatamente l’Episodio 13 è disegnato leggermente meglio del precedente (e questo non può farci altro che piacere) ma siamo ancora molto lontani dal livello dell’episodio 15.
L'Argo, intanto, è presidiata dai seguaci della regina di Sherpard. Ritornati a bordo, Alex e Wayne (come hanno fatto a rientrare se la nave è assediata da 80 prigionieri?) raccontano ciò che hanno visto nel campo di prigionia e informano Wildstar che i forzati armati dispongono solo di pistole stordenti (narcotizzanti nella versione italiana). 
Wildstar, Sandor, Alex e Wayne fanno irruzione nella sala macchine e dopo un breve scontro con gli infiltrati riescono a soffocare la sommossa.
Ripreso il controllo della situazione, Wildstar consegna i disperati nella mani delle autorità del pianeta, ma chiede anche a Lebarus di essere magnanimo con i prigionieri.
1) In questo episodio abbiamo il dispiacere di conoscere il Soviet Supremo della Federazione di Polar: il Primo Ministro Bemrarzei, (Bemlayze nell'edizione Usa e Bemhlaze nell'adattamento italiano) leader spietato con sfrenate ambizioni e perseguitato da eccessive megalomanie personali. Bemlhaze, così come Desslok, si autoproclama "signore del cosmo e divinità”.
Anche l’edizione italiana ai allinea a questa forma di pensiero dei due leader. Bemlhaze conferma: “c’è un unico dio nello spazio e sono io!” Desslok, proprio mentre uccide a sangue freddo (quasi compiaciuto) il generale Heigel, si riferisce a se stesso come una divinità: “non servono altri dei a Galman!”

Il Soviet Supremo di Polar è arrivato su Berth e Wildstar pensa sia il caso di fare una “visita di cortesia al primo ministro”. 
Mentre si dirigono verso la dimora di Borose, il capitano dell'Argo assiste assieme alla sua squadra “diplomatica” all'esecuzione dei prigionieri, gli stessi che la notte precedente avevano tentato la fuga dal pianeta: una scena, questa, giudicata forse troppo esplicita, che nella versione è Usa stata omessa .
Nella successiva fase dell’episodio le tre versioni seguono poi lo stesso percorso: Wildstar e Bemlhaze hanno un duro diverbio di opinioni su ciò che per loro è morale e su ciò che non lo è, il tutto termina in una dichiarazione ostile da parte di Polar.
Convinto di poter disporre delle vite altrui come più gli aggrada, (ma Wildstar no) Bemlhaze ordina di arrestare i terresti e di distruggere l’Argo.

Dopo un primo scontro a fuoco, il piccolo distaccamento in "missione diplomatica" torna sull'astronave.
L’Argo è pronta a decollare e dare battaglia alla flotta di Polar che nel frattempo è posta al suo inseguimento.
Nauseato da tutte quelle dimostrazioni di disobbedienza, Bemlhaze ordina di distruggere il pianeta Berth, compresi gli schiavi, i generali, i suoi stessi comandanti.
Il tentativo di Wildstar di tornare indietro e di imbarcare i prigionieri è lodevole, ma il tempo e l’opportunità per farlo è poco. Poco dopo il pianeta esplode sotto lo sguardo inorridito di Wildstar e del suo equipaggio.
La Terra ha così un nuovo e crudele nemico: Polar.
Restano solo 227 giorni alla catastrofe!









Toyo Ashida non brilla davvero in questa Puntata 14. Il tratto è cartoonesco nel verso senso della parola: ridicolo, goffo e deludente. (consoliamoci, il design del prossimo episodio è straordinario!).
Poco importa se è un veterano della prima serie: un brutto lavoro, resta pur sempre un brutto lavoro!
1) Nell'edizione Usa, Wildstar fa il suo rapporto a Todo comunicandogli che secondo gli strumenti di bordo, i pianeti esplorati N808 e P3249 avevano livelli di ossigeno troppo bassi nella loro atmosfera per poter sostenere la vita umana. 
Nell'adattamento giapponese, Kodai nomina un solo pianeta esplorato l’ N808. L’adattamento italiano si allinea di molto a quello originale, ma Wildstar non fa, però, il nome di N808, ma del pianeta 8081.
2) In entrambi questi 2 ultimi adattamenti, possiamo effettivamente ritrovare i secondi di silenzio (mentre i tecnici aggiornano le mappe stellari) cancellati nell'edizione americana.
3) In questo episodio abbiamo il piacere di incontrare per la prima volta il comandante Frakken, capitano dei sommergibili sub-spaziali dell’impero di Galman: Von Feral nel doppiaggio Usa e “Maggiore squalo Franken” in quello italiano.
4) Franken riceve da Gaidel l’incarico di distruggere l’Argo. 
Accettando il compito, Franken saluta il suo superiore con il termine “ Ad mir al”. 
Nel nostro adattamento, Franken si congeda da Gaidel usando il termine molto garibaldino di: “obbedisco!”

Franken lancia i suoi sommergibili in un attacco a sorpresa. Il sonar dell’Argo non riesce a individuare che cosa li abbia colpiti e le accuse in plancia si fanno pesanti. Improvvisamente ecco giungere Alex sul ponte di comando. Il giovane cadetto dice di aver visto il periscopio di un sommergibile emergere dal nulla. Dopo un momento di smarrimento si comprende, infine, che l’Argo è il bersaglio di alcuni sommergibili che si muovono nel subspazio.
5) Un errore nel doppiaggio italiano è presente in questa parte dell’episodio. Rivolgendosi ai superiori, Alex domanda: “che succederebbe se eseguissimo un balzo, riusciremmo a  raggiungere i sommergibili che si trovano dall'altra parte nel subspazio?”. La domanda in sé non avrebbe nulla di strano, salvo il fatto che a recitare questa parte di anello del dialogo fu Paolo Turco (doppiatore di Wildstar) e non Luca dal Fabbro (doppiatore di Alex Stardust). Guardando distrattamente l’episodio si potrebbe pensare che sia stato Wildstar a porre la domanda a Sandor, in realtà le cose, come appurato, stanno diversamente.

Dal dibattito in plancia emerge l’indubbio talento di Alex, molto portato nel riconoscere la tecnologia e le dimensioni spazio-temporali in cui operano le razze aliene. Wildstar allora si decide e lo promuove suo aiutante affidandogli il posto solitamente vuoto accanto al suo.
Predisposte le tattiche per la battaglia, l’Argo dà inizio alla sua controffensiva e dopo aver messo in difficoltà parte della flotta, finalmente riesce a distruggere uno dei sottomarini.
Franken non accetta di buon grado lo smacco e preda di un sorrisetto maligno, decide di vendicarsi. 
Dei siluri bene assestati colpiscono il ponte di comando dell’Argo e i guai peggiorano. 
L’obbiettivo è centrato e Derek Wildstar rimane gravemente ferito.









Lustratevi gli occhi! Questo Episodio n 15 (anche se illogico in alcuni punti) è uno dei meglio realizzati di tutta la Serie III.
Kazuhiko Udagawa ritorna nuovamente al timone della serie e la rotta è di nuovo quella giusta!
In Italia siamo stati fortunati, abbiamo potuto godere della visione di ogni singolo frammento di questa puntata, gli spettatori americani un po meno dal momento che hanno perso i primi 2 minuti.
Gravemente ferito, il capitano dell’Argo è portato in infermeria per essere operato: alcune schegge di vetro staccatesi dal ponte di comando sono penetrate nel suo braccio.
1) Anche nell'episodio 25 della Serie 2, Wildstar era rimasto ferito alla spalla destra.
2) Parte di questa sceneggiatura, ovvero i sommergibili spaziali e l’intervento medico sul capitano (nello specifico: Okita) è stato ripreso nell'episodio 13 di Yamato 2199.
nota personale. L’attacco dei sommergibili di Galman prosegue e l’Argo è ancora sotto il tiro dei siluri. Mentre nell'episodio precedente l’impatto dei missili sullo scafo era stato devastante, in questa puntata sembra quasi inoffensivo, parte di essi sfiorano a malapena lo scafo, altri, impattando contro l’astronave, esplodono, ma l’effetto è lo stesso che farebbero dei semplici petardi che scoppiano contro un muro. Forse in produzione si era capito che “non era il caso di esagerare con l’attacco, altrimenti la nave sarebbe esplosa davvero.. meglio allora ridimensionare gli effetti delle deflagrazioni”, ma ovviamente è solo una mia supposizione.

Anche il sonar subspaziale costruito in poche ore da Sandor non ha nessuna funzione logica. Se fosse realmente stato progettato per rilevare oggetti presenti nel subspazio, l’apparecchiatura avrebbe dovuto immergersi nell'altra dimensione, tuttavia, strano ma vero, pur rimanendo nella terza dimensione riesce comunque a rilevare due sommergibili nascosti. E’ ovvio che i terrestri non sanno nulla del subspazio, quindi, è stata una leggerezza da parte della produzione decidere di costruire uno strumento per sondare la struttura di un universo che nessun essere umano conosce. D’accordo che Sandor è un genio della meccanica.. però…
nota nel doppiaggio italiano. In queste due puntate, il comandante Franken è doppiato da Giorgio Favretto: già doppiatore di Mark Venture e narratore della serie, generale Dagon e altri, mentre il suo vice è doppiato da Paolo Turco: Derek Wildstar, IQ9, Bemlhaze e altri.
Costretta tra 2 fuochi, l’Argo rischia di fare una brutta fine. A nulla servono i colpi delle batterie sparati contro la struttura esterna della fortezza di Gaidel e l’astronave terrestre rischia di rimanere intrappolata come una mosca nella tela del ragno.


Alla fine, l’ammiraglio Gaidel riesce nell' impresa e cattura l’Argo imprigionandola all'interno della fortezza spaziale.
Tre le sceneggiature prese in esame e altrettante tre le risposte che Gaidel dà a Desslok alla sua domanda.
1) Desslok chiede il nome dell’astronave da guerra “di quel bel pianeta” appena catturata.
La risposta nell'edizione Usa è: “E' Argo sire."
La risposta nell'edizione giapponese è:" Corazzata Spaziale Yamato”
La risposta nell'edizione italiana è: “Incrociatore Spaziale Argo”
Alla fine Desslok si rende conto del pasticcio combinato da Gaidel e chiede immediatamente di prendere comunicazioni con l’astronave terrestre.

In tutte e tre le edizioni, Desslok si scusa per i numerosi attacchi a cui l’Argo ha dovuto rispondere e che sono avvenuti a sua insaputa: “Ho saputo che i miei subalterni vi hanno attaccato arbitrariamente! Io spero che voi tutti vorrete perdonarmi! Mi dispiace tanto! Wildstar, come segno della mia amicizia desidero invitare te e i guerrieri delle stelle nell'impero di Galman, qualcosa di grave dev'essere accaduto visto che ti trovi così lontano dal sistema solare e io sarei lieto di aiutarvi. Vieni, dunque ti prego!”
Wildstar accetta l’invito e le cose, forse, stanno per cambiare..
Desslok, però, non sa ancora che gli attacchi avvenuti arbitrariamente nei pressi del sistema solare (nel quale, forse, né Gaidel, né Dagon dovevano mettere piede) hanno coinvolto la Terra e Desslok avrà ben altro di cui scusarsi nell'episodio 17!
Da questo momento, Gaidel e Franken spariscono dalla serie.
Mancano solo 207 giorni alla catastrofe!








Invitata da Desslok nel cuore del suo impero, l'Argo nell' Episodio 16, viene liberata e compie il balzo iperpaziale verso il centro della galassia.
Assistiamo ad un lungo flashback che copre quasi metà dell’episodio, quindi, tra i ricordi di Wildstar e quelli Desslok percorriamo gli avvenimenti delle Serie 1-2 e del Nuovo Viaggio.
note sul doppiaggio italiano di questo episodio.
Quando la Serie III venne doppiata nel 1982-83, nessuno tra coloro che seguivano la saga sapeva dell’esistenza del film: Il Nuovo Viaggio e dal momento che non esisterà un’edizione italiana di questo film fino al 1994 e per non creare confusione negli spettatori, si rese necessario (salvo tagliarle) giustificare le sequenze dello scontro avvenuto tra la Yamato, Dessler e le orde della Dark Nebula in prossimità di Iscandar.
I dialoghi delle due edizioni occidentali non si distaccano molto dagli originali del film, ma lo sfondo della storia fu alterato tramite la narrazione. 
Nell'episodio si dichiara che il nemico comune affrontato da Desslok e da Wildstar, uniti per la prima volta in uno scopo comune, era l'Impero della Cometa. In poche parole, la fortezza di Gorba e quella di Zodar in questo adattamento doveva essere la stessa. In quell'occasione è parso più comodo fare riferimento a nemici già familiari agli spettatori piuttosto che introdurne di nuovi.
Bisogna ammettere però che allora l’espediente funzionò piuttosto bene, tanto bene, che ancora oggi qualcuno che ha solo vaghi ricordi d’infanzia crede che quella battaglia si sia svolta proprio in prossimità della Terra e non sul pianeta di Starsha. Solo una domanda avrebbe potuto accendere il dubbio nella mente degli spettatori: "Che cosa centrava Starsha con l'Impero della Cometa?"

L'episodio prosegue e molti membri dell’equipaggio sono nervosi e in apprensione. Si domandano perché Wildstar abbia accettato così di buon grado l’invito offerto da chi, per ben 2 volte, si è reso responsabile della morte di milioni di persone sulla Terra. Anche se in modo garbato, Alex e gli altri presentano le loro rimostranze al comandante, che da parte sua dice di aver accettato esclusivamente per cercare di capire perché, nonostante abbia trovato un nuovo mondo dove vivere,  Desslok continui ad essere la causa di terribili guerre nello spazio.

Quando l’Argo giunge su Galman, è lo stesso Desslok a condurre Wildstar e Nova al suo palazzo nella capitale.
nota. Al di là delle sciocchezze sentimentali che Desslok prova per Starsha, (..che non l’ha mai filato neanche di striscio..) e dei "lontani" ricordi di Wildstar e Nova, sottolineiamo davvero ciò conta in questo episodio e che in un certo senso è stato sin troppo sminuito.
1) Con che coraggio Wildstar dice a Desslok: “Non ti ho ancora fatto gli auguri!”. 
Gli auguri per cosa? Per il suo compleanno o per aver fondato un nuovo impero, che come Gamilon è fondato sulla crudeltà e sulle uccisioni?
2) Desslok risponde:”Se vuoi farmi un vero regalo, devi festeggiare con me anche il primo anniversario della fondazione dell’impero di Galman”. 
Ma che cosa vorrà mai festeggiare? Non so in quanti sulla Terra, tra i parenti di coloro che sono morti  sull'astronave di linea e quelli soffocati dalla temperatura insopportabile del Sole vorrebbero festeggiare con lui il primo anniversario! 
Probabilmente la festa la farebbero a lui, ma in un altro modo.
3) Wildstar annuisce e dice: “Certamente, auguri per il vostro primo anniversario”. Certo, ci mancava solo che aggiungesse: “Spero ce ne siano tanti altri come questo che ti diano tante soddisfazioni!”
Spero per lui che lo avesse solo preso in giro, altrimenti Wildstar è davvero da ricoverare!
4) perché invece di perdersi in inutili salamelecchi e festeggiamenti Derek non gli illustra subito il guaio che le sue truppe hanno combinato nel sistema solare?
Tutta questa scena è davvero paradossale, è vero che in certi testi si legge: “offri la mano al tuo nemico” ma questa è incoerenza pura.

Lasciamoci le implicazione morali alle spalle e torniamo a parlare delle curiosità.
Finalmente veniamo a  sapere qualcosa di più sul viaggio che Desslok ha affrontato dopo aver lasciato la Grande nube di Magellano.
Mentre l’anno precedente l’equipaggio dell’Argo era impegnato a liberare la Terra dall'invasione della Dark Nebula, Desslok giunge al centro della Via Lattea e scopre due pianeti gemelli che orbitano in un sistema binario, esattamente come Gamilon e Iscandar.

Desslok viene a sapere (non sappiamo come) che Galman era la patria di coloro che secoli prima avevano abbandonato questo pianeta e che spingendosi sino alla Grande nube di Magellano avevano fondato Gamilon. Sembra paradossale, eppure il percorso fatto dagli antenati dei gamilonesi anni addietro, adesso Desslok, ignaro di tutto, lo fa a ritroso. 
Molto probabilmente anche gli esploratori di Galman rimasero senza parole (proprio come Desslok) quando si trovarono davanti ad altri 2 pianeti gemelli come i loro.
Espletati gli auguri e terminato il racconto, si dà il via all'imponente parata celebrativa in onore della prima fondazione dell’impero di Galman. Alla parata militare vengono presentate armi e attrezzature tecnologiche ultra sofisticate per dimostrare all'universo (anche ai terrestri?) quanto potente e temibile sia l’impero di Galman.
Mentre assiste alla parata, l’espressione sul viso di Wildstar si fa cupa: che nella sua mente stiano prendendo forma le implicazioni morali da me vagliate?
All'umanità rimangono solo 183 giorni di vita.
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