Dedicato alla memoria di Yoshinobu Nishizaki


Battleship Starsha: L' Angelo Delle Stelle














Nell’Universo gli scontri avvengono senza sosta, le stelle della galassia sono macchiate di rosso e l'avvento delle tenebre non conosce fine.
La notte eterna ha ricoperto il cielo esangue di Galman e dopo il passaggio di Acquarius, il tempo è velocemente riportato indietro.
La Grande Nube di Magellano è perduta e i due gemelli discordi sono scomparsi dall’universo.
Un uomo che non conosce rassegnazione e pace, solo e senza patria, naviga verso l’ultimo avamposto rimasto, l’unico a testimoniare l’esistenza del grande impero di Gamilas, l’unico settore dello spazio; il solo margine di terra che il Conquistatore del Cosmo può ancora chiamare casa.

Un barlume di speranza è racchiusa lì, a 200.000 anni luce dalla nostra Terra. Una nuova luce folgorante si irradia dai suoi occhi: l’unica area del suo impero ancora esistente lo sta aspettando.
Una sola nave può aiutare quest’uomo a riprendersi ciò che il fato gli ha per 2 volte spietatamente sottratto.
Il futuro di Gamilas e della sua razza è riposta nella gloria e nella potenza di una nave nel cui nome si celano il cuore e i sogni del suo condottiero.
L’ultimo barlume di speranza è riposto nella corazzata Starsha: l’Angelo Delle Stelle.

Questa introduzione è servita per accompagnarvi verso quella che nelle intenzioni del superproduttore, doveva essere una nuova storia legata all'originale trama di Yamato, una costola della sceneggiatura originale, che, come Eva nelle scritture bibliche, prende una vita e una strada tutta sua.
Un progetto ambizioso, una ventata di aria nuova nell’universo di Yamato da sviluppare in una serie di 6 video della durata di un 1 ora e che avrebbe dovuto, (salvo poi naufragare definitivamente) essere immessa sul mercato dell’Home Video ogni 2 mesi a partire dall’autunno del 1985 e concludersi nella stessa stagione del 1986.

Le Guerre affrontate da Dessler per riprendersi l’ultimo avamposto di Gamilas collocato nella piccola Nube di Magellano iniziano appunto dall' ultima scena di Battaglia Finale, quando cioè la Yamato affonda nel mare lasciato da Acquarius.

La Piccola Nebulosa di Magellano
La sceneggiatura del progetto è rimasta purtroppo incompleta, molti risvolti dell’idea di Nishizaki non erano, molto probabilmente, nemmeno stati pensati, e se il produttore li aveva davvero in testa (come affermava ) si era ben guardato dal rivelarli al pubblico.
Nemmeno il fan club ufficiale o le riviste specializzate ne sapevano più di quello che sto scrivendo io adesso.
Le informazioni al riguardo sono poche e non è possibile stendere nulla più di questo post dal momento che niente è stato fin'ora portato in animazione. Se esiste qualcosa di scritto: progetti, bozze o altro, io lo ignoro, l’unico progetto che si può reperire è quello della colossale nave da battaglia Starsha ideata da Leiji Matsumoto e successivamente modificata da Makoto Kobayashiin persona.

La trama è piuttosto interessante e a parte qualche risvolto a cui non è stata data alcuna logica spiegazione, il progetto (se portato a buon fine) avrebbe donato alla storia un copione piuttosto interessante.





Bozza della Trama Originale




Anno 2203.
Un rombo assordante riecheggia nell’atmosfera terrestre, tra le onde che si infrangono impetuose intorno al terzo pianeta, una leggenda immortale, prostrata e ferita, si addormenta temporaneamente in attesa di essere risvegliata.
E lui è lì, ha assistito a tutta la scena, ha aiutato il pianeta del suo alleato terrestre a evitare la catastrofe totale.
A quanto pare lui e Wildstar non si sono detti addio, o se l’hanno fatto non ci viene detto, si sa solo che dopo la partenza della Fuyutsuki per la Terra, Dessler non ritorna subito a Galman, in verità non sappiamo neppure se vi farà mai ritorno. Ciò che sappiamo è che Dessler dirige verso il mare spaziale che ha inghiottito il relitto della Yamato per portarle un ultimo saluto, un addio che per molti fan che non conoscono questa fase della storia ha dell’incredibile: Desslok/Dessler ha la possibilità di incontrare personalmente il capitano Avatar/Okita.
Non si erano mai visti prima, l’unico incontro virtuale era avvenuto l’anno precedente sul ponte n1 della Yamato quando il Supremo si era inginocchiato davanti alla sua effige collocata alle spalle della poltrona di comando. Ora Desslok può vederlo di persona, può conoscere colui che 4 anni prima aveva guidato la nave contro il cuore di Gamilas.
Dessler, quindi, entra nel ponte di comando della Yamato (non chiedetemi come fa considerato che questo è sommerso) e va a recuperare il corpo di Okita dal ponte della nave.
Molto probabilmente lo trova ancora accasciato con la testa protesa verso il basso e la mano appoggiata sul grilletto del cannone a onde moventi. Dessler prova per lui una forte ammirazione, come non provarla? Avatar ha sacrificato la sua vita per salvare quelle di un intero pianeta e un gesto generoso come il suo può ispirare solo un profondo rispetto.


A questo punto non sappiamo se il corpo di Avatar verrà spostato dal ponte di comando o se resterà lì in attesa di essere rimosso dai terrestri.
nota Nemmeno nella Rinascita del 2009 ci viene detto dove è stato riposto il corpo dell’anziano capitano. Si suppone che le spoglie mortali questa volta siano state collocate effettivamente nel mausoleo che si trova sulla collina degli eroi.




Il Secondo Viaggio di Dessler




Reso omaggio al relitto della Yamato e al corpo del capitano Okita, Dessler fa rotta verso la Grande Nube di Magellano nel tentativo di raccogliere il resto della flotta sparsa per il settore e iniziare un nuovo viaggio verso una meta del tutto inaspettata: la piccola nube di Magellano.
nota. In questa scrittura Dessler parte per la grande nube di Magellano, tuttavia non se ne vede la ragione dal momento che il resto della sue truppe dovrebbero trovarsi in prossimità di Galman e non in un settore dello spazio dove non dovrebbe esserci più nulla.
Il tempo stringe, la grande nube di Magellano è perduta poiché nuovi e sconosciuti invasori hanno colonizzato quella zona del cosmo ormai priva di un qualsiasi governo. Dessler dirige, quindi, verso la sua destinazione nel tentativo di radunare tutte le sue forze attorno all’ultimo avamposto gamilonese edificato tempo addietro. Una gigantesca base spaziale militare.

Una bozza della nuova ammiraglia di Dessler

nota. Se avete letto il post sul blog dedicato a Leiji Matsumoto, saprete che nella parte della sceneggiatura cancellata del 1974, Gamilas disponeva di un notevole reparto da combattimento nella Piccola Nube. Niente si butta via, ed ecco che 10 anni dopo, Nishizaki rispolvera e dà vita a quell’idea ormai dimenticata.
nota.Nella sceneggiatura originale del 1974, l’avamposto avrebbe dovuto essere comandato dal generale Lysis, poi trasferito, per i motivi che conoscete, alla base di Balan.

Intenzionato a riprendersi il controllo dell’intero settore, Dessler costruisce sull’ultimo avamposto rimasto, una nuova gigantesca ammiraglia, il vanto della tecnologia di Galman e di Gamilas unite. A questa gigantesca astronave, Dessler dà il nome del suo grande e impossibile amore: Starsha.

Il leader gamilonese è nuovamente risoluto a scendere in campo contro gli invasori e a riconquistare il settore.
L’Angelo Delle Stelle (la traduzione italiana del nome Starsha) è completata e pronta a combattere, tuttavia, il primo scontro con i nuovi alieni termina in una colossale disfatta.
Questo però non lo fermerà, ne lo dissuaderà dal conseguire il suo obiettivo e nuove armi e nuove strategie da utilizzare nella guerra, diventeranno (o sarebbero dovuti diventare..) il punto di partenza per la realizzazione di nuovi progetti di mecha-design da inserire nella storia.
Al momento non ci è dato di sapere quali sarebbero stati i rapporti intercorsi tra Dessler e le alte gerarchie di questi presunti invasori, l’unica cosa certa è che sarebbero venuti a conoscenza dell’amicizia nata con la gente della Terra.
Questa è un’opportunità che i nuovi nemici non si sarebbero lasciati scappare e mentre le battaglie tra le due nubi di Magellano continuavano ad infuriare, i nuovi nemici avrebbero lanciato un attacco diretto contro la Terra.
Per lealtà verso i terrestri, Dessler lascia il comando del settore al figlio del generale Lysis e dirige con la sua ammiraglia verso la Terra.

Al suo arrivo Dessler troverà, anzi…avrebbe trovato Wildstar al comando di una nuova Yamato pronto ad attenderlo e unire le forze contro il nemico comune? E’ molto probabile di sì, poiché allora Nishizaki affermò che questi 6 OAV avrebbero fatto da ponte tra Battaglia Finale e la sceneggiatura della Rinascita di allora, ma non lo sapremo mai con sicurezza.
Da qui in avanti le informazioni si perdono e purtroppo di questo interessante progetto non se ne è fatto più niente.





Cosa non andava in questo Progetto?




Una prima battuta di arresto si era già avuta nell’agosto del 1985 quando all’idea di creare i 6 OAV si approssimava l’ipotesi di spezzare la storia in 4 film cinematografici (presumibilmente di 90 minuti, il che ci riporta comunque alla durata iniziale di 6 ore) e di editarli poi successivamente (come sta accadendo adesso per Yamato 2199) in Home Video.
Nel 1987 ormai i fan di Yamato avevano capito che di questo lavoro non se ne sarebbe fatto più niente: in un incontro con loro, Nishizaki, sorridendo, disse che era stato divertente parlare tutti insieme di questo progetto...un pò come dire: “ok abbiamo scherzato, ora faremo altro”.
È facile ritenere che la cancellazione della Guerre di Dessler sia da imputare ad una indecisione momentanea di Nishizaki, che consumato dal dubbio, non riusciva a decidere quale dei 3 progetti realizzare:
-Odin il veliero dello spazio (sua vecchia idea e alla quale teneva molto).  
-Una versione più moderna di Yamato.   
-Le Guerre di Dessler.
Si tratta naturalmente solo di una supposizione personale, ma i fatti parlano da soli: il fallimento di Odin nelle sale aveva bloccato tutti i futuri progetti fino al 1994.



Considerazioni



Da quanto avete letto è chiaro che l’amicizia tra Wildstar e Desslok, non solo non si è interrotta, ma dalle poche informazioni che si hanno a disposizione, è facile intuire che si sarebbe rinsaldata, è ragionevole ipotizzare che il Supremo lo informasse dei suoi progetti e delle sue peripezie: ed è con questo tramite che veniamo a sapere della nascita di un bambino dopo il suo matrimonio con Nova
Forse è proprio attraverso le comunicazioni  che avvenivano tra la via lattea e la piccola nube di Magellano che i nemici di Gamilas vengono a conoscenza della Terra.
Nishizaki era intenzionato a non tagliare completamente i ponti con l’antagonista-amico di Dessler, ma di mantenere salda l’amicizia con Wildstar/Kodai in modo che la successiva fase degli eventi, ovvero l’invasione del Sistema Solare, fosse proprio l’anello di congiunzione tra i 6 episodi delle guerre di Dessler e i primi avvenimenti della Rinascita. La costruzione della nuova Yamato o la riesumazione della prima nave poteva aver avuto proprio lo scopo di difendere la Terra dall’invasione dei nemici di Dessler.

Molto materiale della sceneggiatura originale è stato ripristinato nella nuova serie di Yamato 2199, compreso l'ammutinamento sull'astronave e l'apparizione della compagna di Domel, e chissà che questa nuova presenza femminile nell'anime non regalerà alle truppe di Gamilas il futuro generale che difenderà i confini della piccola nube di Magellano!
Alla luce di questa piccola speranza, ci auguriamo che il piano di lavoro delle guerre di Dessler non cada per sempre nel dimenticatoio e che Shoji Nishizaki possa prima o poi riprendere in mano l’idea del padre e trasformarla in una realtà!
Alla Prossima!









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