Dedicato alla memoria di Yoshinobu Nishizaki


Yamato Per Sempre. Le Pianificazioni per il Film














Cover del LaserDisc del film nell' edizione 1993
I brillanti risultati ottenuti dal Nuovo Viaggio avevano dimostrato a Nishizaki che l’interesse del pubblico per Yamato era ancora altissimo. La sera della trasmissione in tv del film, i dati di ascolto registravano che più del 30 per cento dei televisori nazionali erano sintonizzati sulla Fuji tv.
Il produttore pensa sia arrivato il momento di procedere ancora in avanti e di creare il terzo capitolo della saga di Yamato.  
L’idea di un Yamato parte III inizia quindi a prendere forma.
I successi degli ascolti convincono Nishizaki che la strada della serie televisiva o del film per la tv è poco remunerativa da intraprendere, le potenzialità economiche dell’anime sono ancora molto elevate, quindi è necessario battere il ferro finche caldo; una nuova storia di Yamato non poteva essere relegata alla sola televisione e nella sua testa, il produttore immagina un kolossal cinematografico che possa eguagliare il successo del precedente Arrivederci Yamato.
Alla fine di Ottobre del 1979 Nishizaki s’incontra con Matsumoto per definire insieme la trama della nuova storia e insieme sviluppano un elenco d’idee al fine di capire in che direzione procedere. 
I due stabiliscono immediatamente che la nuova produzione avrebbe basato la sceneggiatura incentrando gli avvenimenti del film sulla figura della piccola Sasha, figlia di Starsha e di Mamoru.
Entrambi convengono che per dare forma a questa idea è necessario che sia mostrata una Sasha in età adulta e non più una bambina ancora in fasce, si delinea, quindi, la figura di una giovane di 17/18 anni raffigurata come una donna attraente, circondata da un alone di mistero e di dolore simili a quello della madre Starsha e come Trelena, dotata di un potere speciale o di una capacità soprannaturale.
(vedremo nel prossimo articolo che parte della personalità di Sasha sarebbe poi stata cambiata).

Sasha nell'anno 2201
Il problema di spostare così in avanti nel tempo gli eventi della narrazione, evidenziava che l’età del resto dell’equipaggio avrebbe per forza di cose superato i 40. L’incognita era se formare un nuovo personale di giovani guerrieri delle stelle, (e questo significava rifare tutto daccapo) oppure trovare una qualche forma di scappatoia per mantenere inalterata l’età dei protagonisti.
Un altro grosso problema era l’astronave: quanti anni avrebbe avuto la Yamato nel 2217? 20! Come avrebbe potuto una nave di 20 anni volare ancora nello spazio? Ancora più assurdo ambientare la storia in un futuro più distante come si era inizialmente pensato, qualcosa come 2-300 anni nel futuro dopo il Nuovo Viaggio, un’idea quanto meno folle a realizzarsi, anche perchè il pubblico ormai era affezionato a Kodai, a Yuki, a Shima e agli altri membri dell’equipaggio.
Questa follia momentanea non è per fortuna destinata a durare, alla fine, per fortuna si decide di impostare la storia a pochi anni più tardi: 1
Il solo problema che ancora rimane è che cosa fare con Sasha, non può essere coinvolta nel dramma del film come una bambina, quindi ecco che si pensa di sfruttare la sua origine aliena stabilendo di farla crescere di 18 anni nel lasso di un solo anno terrestre.
Il produttore non perde tempo e nel Dicembre di quello stesso anno rivela ai 4 venti che presto ci sarebbe stato un Yamato parte III (senza avere, forse, ancora bene idea di che cosa vuole fare).
Matsumoto intanto inizia a scrivere la prima bozza della storia.
Nishizaki annuncia che il viaggio della Yamato questa volta sarebbe stato più lungo: 148.000 anni luce fino a Iscandar era una distanza ormai obsoleta, era imperativo che la Yamato si spostasse molto più avanti nello spazio, che andasse incontro a nuove incognite e nuovi meravigliosi spazi da esplorare.
“Anche se i dettagli della storia non possono ancora essere rivelati” dichiarava allora Nishizaki  “Yamato Parte III sicuramente si farà, non è stato ancora deciso se sarà presentato in anteprima in Agosto o per le festività del prossimo Capodanno, ma la nostra idea è quella di spostare il tutto alla prossima estate. (come effettivamente farà, non senza però aver prima pensato di organizzare un’eccellente campagna pubblicitaria).
Per nulla intenzionato a mancare alla parola data, Nishizaki si mette personalmente al lavoro insieme a Matsumoto per stabilire i punti focali del copione sul quale lavorare.  
Ecco dunque che Yamato Per Sempre diventa il primo lavoro, forse anche l' ultimo, dove il produttore e il co-autore collaborano davvero attivamente assieme.  
Sasha nell'anno 2202
Vi siete mai chiesti perché sulla prima pagina del Superdelux Hardcover di Yamato Forever sono mostrate entrambe le firme di Nishizaki e di Matsumoto? Ecco, adesso sapete il perché..
I concetti di base inizialmente stesi restano ancora un punto fermo da seguire:
-un viaggio molto più lungo del primo.
-un pianeta misterioso da raggiungere e con il quale sbizzarrirsi con la fantasia e dare libero sfogo a nuovi concetti di SF da inserire nel film.  
Le basi per un nuovo nemico erano già state poste nel Nuovo Viaggio, quindi, almeno quello era già pronto per essere riutilizzato: la Terra sarebbe stata invasa dalle orde della nebulosa oscura, che secondo un primo progetto avrebbero attaccato il Sole, sparando con un’arma micidiale, un colpo diretto direttamente contro il suo nucleo. (ecco quindi che torna a farsi viva l’idea che diventerà quella definitiva nella Serie III) il resto restava ancora da stabilire.
Da quel momento Nishizaki diviene molto attivo, inzia personalmente a seguire le fasi di lavorazione del film, è sempre presente negli studi e collabora attivamente alla parte grafica di alcuni personaggi. La sua presenza è talmente costante che molti membri dello staff iniziano a sentire sul proprio collo il fiato del presidente.
In Yamato Forever accade quello che sarebbe avvenuto in seguito anche nel film del 1983: la pressante presenza di Nishizaki diventava un incubo per tutti i membri del personale.
A gennaio del 1980 Yamato parte III è ancora in alto mare, mancano appena 8 mesi alla sua presentazione nelle sale: è il panico! Il produttore e gli altri membri dello staff saltano su un aereo diretto alle Hawaii, l’intento è lo stesso di 2 anni prima, trarre cioè spunto dai nuovi kolossal di fantascienza americani appena distribuiti nelle sale: The Black Hole e il primo film cinematografico di Star Trek, i quali evidentemente non sono stati d'ispirazione come si sperava.
Poiché il viaggio alle Hawaii sembra essere stato inutile, lo staff ritorna in Giappone e Toshio Masuda e Nishizaki cominciano a scrivere una nuova bozza della storia inglobando a essa parte di quella scritta in precedenza da Matsumoto.



Sada                                                       Alphon                                                          Yamanami
A Febbraio vengono stabiliti gli incarichi per attribuire il compito di realizzare i volti dei nuovi protagonisti del film e fissare le varie fasi dell’invasione della Terra.
Su consiglio di Matsumoto l’idea del sole viene momentaneamente accantonata per essere eventualmente utilizzata in futuro per un lavoro più esteso.
Si pensa quindi di surrogare il cannone inizialmente immaginato come arma distruttiva, con una potente bomba da collocare sulla Terra.
Poco alla volta i nomi dei nemici e i loro volti vengono realizzati, compreso quello del nuovo capitano della Yamato. 
Kazuhiko Udagawa progetta il grande imperatore della nebulosa nera, Kazan e il nuovo comandante della Yamato, il capitano Yamanami, ideato da Matsumoto come uno degli insegnanti dell’accademia dell’EDF, collega sia di Hijikata (capitano Gideon) che di Okita (Avatar) 
nota.nella serie Yamato 2199 durante la battaglia di Plutone, troviamo a bordo dell’ammiraglia dell’EDF del capitano Avatar un vice comandante che si chiama appunto Yamanami, tuttavia da fonti certe, si saprà solo in seguito che non si tratta della stessa persona.
L'Imperatore della Nebulosa Nera
Shinya Takahashi si occupa (su alcune bozze preparatorie stese da Matsumoto) di realizzare i volti di Sasha adulta e di Sada.
Takeshi Shirato progetta il tenente Alphon.
Si stabilisce di eliminare alcuni dei personaggi apparsi nel Nuovo Viaggio come Sakamoto e Kitano (quest’ultimo invece è presente ancora nei videogiochi Playstation 2 di Yamato Per Sempre accanto a Yuki) e di dare l’addio definitivo a Mamoru Kodai, mentre si decide di riesumare la figura di Kato (Conroy) deceduto in Arrivederci Yamato e nella successiva versione della Serie 2 sostituendolo con il suo fratello gemello.
Non sono ancora ben chiari i motivi che hanno spinto la produzione a assumere questa decisione, c’è chi la giustifica dicendo che la grande personalità di Kato non poteva in alcun modo essere subissata da quella più blanda e carente di Sakamoto, ma c’è invece chi sostiene che il motivo di riesumare il leader dei cosmo tiger sia da attribuire esclusivamente alla presenza nel cast del suo doppiatore: Akira Kamiya  [voce di Mendo Shutaro (Lamu), Shun Mitaka (Maison Ikkoku/Cara dolce Kyoko), Roy Fokker (Macross/Robotech), Ryo Saeba (City Hunter), molto amato dal pubblico e che con la rimozione del personaggio (quindi anche la sua) aveva scatenato una raffica di lettere dei fan, che chiedevano che il doppiatore-attore venisse reinserito in qualche modo nella produzione.
Ecco, quindi, spuntare il suo fratello gemello Shiro Kato.
Katsumi Itabashi progetta moltissimo del mecha delleastronavi, pone le basi per la flotta automatizzata e gran parte per il lato nemico, le battaglie alle quali andrà incontro la Yamato e gli interni stessi della nave.

A fine Febbraio i fan curiosi possono leggere sul mensile del fan club di Yamato parte della storia (ma non il finale, poichè questo non era ancora steso) e apprendere finalmente il titolo del film, che da Yamato parte III diviene Yamato yo towa ni o Yamato per sempre (in italiano), un titolo sibillino con il quale Nishizaki intendeva forse comunicare che questo sarebbe statol’ultimo film della saga? (vedremo in seguito che non sarà così).  
Il 6 Marzo parte degli storyboard sono completati e inviati agli studi della Toei Animation perchè sia dato immediatamente inizio alla lavorazione del film.
10 giorni più tardi, il resto degli storyboard viene consegnato in produzione.
Il film è ufficialmente in lavorazione.
All’inizio del mese di Aprile, il lungometraggio si preannuncia agli occhi dello staff come uno sproposito di 3 ore e mezza: 210 minuti. Un’esagerazione! Si decide di correre ai ripari, molti degli storyboard vengono tagliati e il finale viene riscritto 2 volte! Dopo numerosi ripensamenti la pellicola viene ridotta alla durata effettiva di 148 minuti.
L’intera opera di produzione del film ha richiesto tempi di lavorazione strettissimi, numerosi ritardi in tempistica e un numero spropositato di cel di animazione, circa 60.000, si sono accumulati durante tutta la lavorazione. Il film è completato per il 29 Luglio, appena in tempo per essere proiettato all’anteprima sulla crociera promozionale pianificata per la campagna pubblicitaria.





Mecha del film





Nuovi grandiosi mecha sono ideati e realizzati per rendere questo film ancora più grande e “per sempre” indimenticabile. Gli apparati dell’EDF dispongono di una flotta completamente automatizzata, esse vengono comunemente chiamate astronavi di Maxi e Mini dimensioni, entrambe appartengono ad una tipologia di navi da guerra, la novità è che esse sono senza pilota, quindi totalmente prive di equipaggio. Le navi di grandi dimensioni, che costituiscono il grosso della flotta senza pilota, dispongono di 2 bocche di cannoni a onde moventi e con i loro 300 metri di lunghezza sono più grandi della stessa Yamato, ma sono vuote e quindi incapaci di difendersi dagli attacchi nemici.
Le navi di piccole dimensioni  invece, anch’esse senza piloti, sono degli incrociatori equipaggiati con una sola bocca di cannone a onde moventi, entrambe queste tipologie di navi sono gestite da un centro di controllo automatizzato, che da terra, controlla tutti loro movimenti e le loro azioni.
La responsabilità di questo centro controllo della flotta senza piloti è affidato a Daisuke Shima.
Il centro di controllo e la relativa flotta (senza controllo e in balia degli attacchi nemici) verrà distrutto dall’attacco improvviso dalla truppe della Stella Nera.

Sul fronte terrestre, l’EDF ha a disposizione varie tipologie di carri armati, come i veicoli di trasporto delle truppe di terra, semplici carri dotati di 2 torrette, però del tutto inutili contro l’invasione delle truppe della Nebulosa Nera.
Un altro tipo di carri armati più sofisticati sono quelli doppio cannone, si tratta di veicoli con un potente equipaggiamento: due lanciamissili a tre bocce e due cannoni principali, questi carri armati intervengono anche per circondare la bomba nucleare che discende sulla Terra, tuttavia anche il loro intervento si dimostrerà inutile contro il colossale ordigno.
Inutile contro l’ordigno aliena anche l’intervento delle torrette di missili antimissile, ovvero di razzi a 2 stadi che, lanciati da rampe ubicate in una base della superficie terrestre, sganciano un booster appena uscito dall’atmosfera. Falliscono nell’intercettamento della bomba perché vengono fatti deviare dalla loro orbita dalla barriera della bomba stessa che può in questo modo atterrare sulla Terra senza esplodere. Un tipo di mezzo terrestre utilissimo durante questa crisi si sono dimostrate le Maxi perforatrici, utilizzate per scavare tunnel durante l’attacco che i partigiani sferrano contro la bomba nucleare, sono veicoli da lavoro dotati di due braccia,, si pensa che fossero state utilizzate tra il 2190 e il 2199 per la costruzione delle città sotterranee durante l’invasione di Gamilas.

Il comandante Kazan mostra ai membri dell'EDF la colossale bomba inviata dalla Nebulosa Nera


La Yamato invece oltre alle nuove impostazioni per la navigazione può disporre solo in questo film del Nuovo Cosmo Zero di Wildstar Kodai, in luogo del Cosmo Zero utilizzato fin’ora. L’aspetto esterno non differisce da quello dei Cosmo Tiger della Serie 2 e nel Nuovo Viaggio Il Nuovo Cosmo 0 è utilizzato solo in questo film, nel successivo film Battaglia Finale, il protagonista di Yamato utilizzerà quello più famoso. Come le tigri nere, in nuovo cosmo zero è adatto per i bombardamenti, ed è equipaggiato con numerosi missili sotto le ali.







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